Ehilà cari lettori,
è tempo di recensioni! Quest'oggi vi voglio parlare di un libro di cui avrete sicuramente sentito parlare o di cui avrete visto la trasposizione cinematografica. Il romanzo in questione è Scrivimi Ancora di Cecelia Ahern, libro che mi ha colpito sotto diversi punti di vista.
Autore: Cecelia Ahern
Genere: Romantico
Data di Pubblicazione: 22/03/06
Pagine: 449
Casa editrice: Rizzoli BUR
Collana: Narrativa
Prezzo: 9,90 €
Trama:
Rosie e Alex si conoscono sui banchi di una scuola di Dublino e iniziano a scriversi messaggi su biglietti di carta. A poco a poco diventano inseparabili fino a quando quelle lettere tradiscono un sentimento nuovo, che li confonde e li appassiona. Un amore impossibile da esprimere, con tutte le contraddizioni tipiche di quell'età . Ma quando i due prendono coscienza di ciò che li lega veramente, Alex deve abbandonare Rosie e trasferirsi con la sua famiglia negli Stati Uniti. Straordinario collage di lettere, e-mail, bigliettini, sms e cartoline, Scrivimi ancora è un romanzo delicato e indimenticabile che a ogni pagina commuove e fa sorridere al tempo stesso. Una storia sugli scherzi del destino e sulla forza del vero amore.
Il mio pensiero:
Primo punto: come ho conosciuto il romanzo? Guardando il film, ovviamente. Mi era piaciuto molto (fantastico il binomio Sam Claffin e Lily Collins) e avevo deciso immediatamente di leggere l'opera da cui era tratto, ma sapete cosa succede a volte: passa il tempo, si leggono altri libri, finisce l'euforia e così mi sono ritrovato ad aspettare di trovare un'offerta in una libreria per decidermi a portarlo a casa con me. E ora, a lettura conclusa, posso tranquillamente rivelarvi che non me ne pento affatto, bensì ringrazio di essermi deciso a farlo.
Con questo libro facciamo la conoscenza di Rosie e Alex, due giovani ragazzi, amici fin da quando si iniziarono a passare bigliettini nell'ora della Signorina Nasona Casey. Da allora il loro legame si formica sempre di più fino a renderli inseparabili, o meglio, separabili solo fisicamente.
Quando i genitori di Alex si trasferiscono in America infatti i due sono costretti a non vedersi più tutti i giorni, a non trascorrere le giornate insieme, a non chattare più nell'ora di informatica.
La loro amicizia non viene però meno e il lettore segue l'evolversi di questa e, in generale, della vita dei personaggi attraverso mail, lettere, cartoline, chat (bellissima la "chat degli irlandesi d***i... ho riso moltissimo, ma non vi spoilero nulla).
Mi piacciono molto i romanzi "epistolari moderni": adoro stare attento ai piccoli particolari che si riescono a ricavare da ogni lettera, da ogni messaggio per poi ricostruire eventi e profili. Non mi sono immedesimato nei personaggi, ma, al contrario, sono stato molto preso nel commentare le loro azioni: mi sono così ritrovato a ridere, rattristarmi, commuovermi fino al punto che sarei voluto entrare in quelle pagine per spiegare a Rosie e Alex con parole gentili e pacate quanto sbagliate fossero le loro scelte. Sebbene non condividessi sempre quest'ultime, sono rimasto molto colpito dal legame così forte tra i due personaggi principali che li porta a fare un passo indietro, anche a grandi costi, e a desiderare il meglio per l'altro.
Il ritmo della narrazione procede sempre spedito, senza pause. Non c'è stato un solo momento in cui non desiderassi proseguire. Alla fine si tratta di una corsa contro il tempo, per evitare che si arrivi al "troppo tardi". Fraintendimenti, occasioni sprecate, parole non dette, baci non dati, lettere non lette. Venivo continuamente colto dall'ansia di sapere se Alex e Rosie sarebbero mai riusciti a dirsi contemporaneamente ciò che provavo l'uno per l'altra. Ogni sfortuna, imprevisto o sollievo rappresenta un'ulteriore sfumatura dell'intera storia, come se si aggiungesse una nuova "pennellata" all'emozionante quadro dipinto dalla Ahern.
Con questo libro facciamo la conoscenza di Rosie e Alex, due giovani ragazzi, amici fin da quando si iniziarono a passare bigliettini nell'ora della Signorina Nasona Casey. Da allora il loro legame si formica sempre di più fino a renderli inseparabili, o meglio, separabili solo fisicamente.
"Eravamo inseparabili, ma costantemente separati" (Film)
Quando i genitori di Alex si trasferiscono in America infatti i due sono costretti a non vedersi più tutti i giorni, a non trascorrere le giornate insieme, a non chattare più nell'ora di informatica.
La loro amicizia non viene però meno e il lettore segue l'evolversi di questa e, in generale, della vita dei personaggi attraverso mail, lettere, cartoline, chat (bellissima la "chat degli irlandesi d***i... ho riso moltissimo, ma non vi spoilero nulla).
"Ho imparato che "casa" non è un luogo, ma un sentimento"
Mi piacciono molto i romanzi "epistolari moderni": adoro stare attento ai piccoli particolari che si riescono a ricavare da ogni lettera, da ogni messaggio per poi ricostruire eventi e profili. Non mi sono immedesimato nei personaggi, ma, al contrario, sono stato molto preso nel commentare le loro azioni: mi sono così ritrovato a ridere, rattristarmi, commuovermi fino al punto che sarei voluto entrare in quelle pagine per spiegare a Rosie e Alex con parole gentili e pacate quanto sbagliate fossero le loro scelte. Sebbene non condividessi sempre quest'ultime, sono rimasto molto colpito dal legame così forte tra i due personaggi principali che li porta a fare un passo indietro, anche a grandi costi, e a desiderare il meglio per l'altro.
"La vita è strana non ti pare? Proprio quando credi di aver calcolato tutto, quando finalmente cominci a fare progetti, ti senti elettrizzato e credi di sapere quale strada prendere, proprio allora quella strada devia, i punti di riferimento cambiano, il vento si mette a soffiare in un'altra direzione, il nord diventa improvvisamente sud, l'est diventa ovest, e ti senti perduto. È talmente facile smarrire il cammino, perdere l'orientamento."
Il ritmo della narrazione procede sempre spedito, senza pause. Non c'è stato un solo momento in cui non desiderassi proseguire. Alla fine si tratta di una corsa contro il tempo, per evitare che si arrivi al "troppo tardi". Fraintendimenti, occasioni sprecate, parole non dette, baci non dati, lettere non lette. Venivo continuamente colto dall'ansia di sapere se Alex e Rosie sarebbero mai riusciti a dirsi contemporaneamente ciò che provavo l'uno per l'altra. Ogni sfortuna, imprevisto o sollievo rappresenta un'ulteriore sfumatura dell'intera storia, come se si aggiungesse una nuova "pennellata" all'emozionante quadro dipinto dalla Ahern.
"Tu meriti molto di più.
Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene.
Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure.
Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti.
Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice.
Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te."
Voto:
Anche a me era piaciuto davvero tanto questo libro :)
RispondiEliminala frase della casa è bellissima *_*
Sì, infatti è una delle mie citazioni preferite! XD
EliminaDevo confessare che invece non conoscevo questo libro :-) Grazie per averne parlato Francesco sembra davvero un libro interessante !
RispondiEliminaUn saluto e buona domenica .......
Bene, bene. mi fa molto piacere farlo conoscere a chi non l'ha ancora letto! Spero lo leggerai allora :D
EliminaDopo questa recensione mi è venuta una gran voglia di iniziare a leggere questo libro! Ce l'ho da tempo messo da parte in formato digitale (purtroppo), bloccata forse dalla struttura epistolare, alla quale non sono tanto abituata. Ma ora devo assolutamente recuperarlo!
RispondiEliminaLa storia e i personaggi inoltre mi ricordano molto il romanzo "Un giorno" di Nicholls, che ho adorato, quindi direi di non avere più scuse per non cominciarlo!
Devi iniziarlo assolutamente, non te ne pentirai! Magari per le prime pagine può sembrare un po' strano, ma vedrai che questo tipo di narrazione alla fine ti coinvolgerà moltissimo! Io ne sono sempre attratto: è bello poter osservare la storia su più fronti, verificando i sentimenti dei vari personaggi (con la condizione che almeno loro siano sicuri di cosa provano, si intende) ^_^
EliminaAppena finito di preparare il post di martedì. Ora posso fare un salto sul tuo angolino, finalmente. Ormai faccio schifo a seguire i blog degli altri -.-'' Anch'io ho AMATO questo romanzo. Alla follia, in effetti. Sarà che (pure io) sono affascinata dai romanzi epistolari, anche Noi siamo infinito mi aveva colpito infatti.E' un romanzo che ti travolge che, come dici tu, ''procede spedito'': l'ho letto in lingua e ci ho impiegato pochissimi giorni, cosa che con i libri ''normali'' non avviene perché è comunque più faticoso leggere in inglese...ma Rosie e Alex non mi sono pesati per nulla! Bella recensione, as always!
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