Buonasera ragazzi,
finalmente posto anche sul blog la mia recensione di "9 Giorni" (Amazon). Prima di iniziare a parlarvi di questo libro, però, vorrei ringraziare infinitamente la Newton Compton Editori che mi ha inviato questo thriller, facendomi così scoprire un romanzo che altrimenti non avrei letto.
Autore: Gilly Macmillan
Genere: Thriller, Giallo
Data di pubblicazione: 8/10/15
Pagine: 416
Casa Editrice: Newton Compton Editore
Collana: Nuova narrativa Newton
Prezzo: 12,00 €
Trama:
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà : tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?
Il mio pensiero:
"Posso andare avanti da solo, mamma?"
Cosa posso dire su questo thriller se non quanto sia stato stupendo leggerlo? Non credevo che questo libro mi potesse tenere così sulle spine per tutta la sua lettura. La trama a prima vista sembrerebbe molto semplice e banale, ma ciò che si cela dietro a questa sparizione non è solo un altro caso di rapimento per la polizia inglese, ma un'attenta e accurata analisi dell'opinione pubblica, del mondo dei blog, dei mass media e, in generale, dei diversi volti "in pubblico" di una persona. Ognuno di noi cambia volto a seconda di chi ci guarda. Per citare Pirandello e "Uno, nessuno, centomila", ognuno di noi indossa una maschera, diversa per ogni spettatore. Non è forse vero che lo sguardo degli amici non coincide con quello dei genitori o con quello di chi non ci conosce? Vi faccio un semplice esempio: l'opinione su una persona può cambiare dopo averla conosciuta meglio. Allo stesso modo, Rachel Jenner è vista come una madre disperata, un'assassina, una squilibrata... E allora sorge spontaneo il dubbio che forse si fa troppo affidamento sui mezzi di comunicazione e che forse bisognerebbe analizzare meglio caso per caso prima di emettere un verdetto.
"Agli occhi degli altri, non siamo sempre come ci immaginiamo. Quando incontriamo qualcuno per la prima volta, possiamo sforzarci di fare una buona impressione, proporre la migliore immagine di noi stessi, eppure può capitare che tutto vada orribilmente male lo stesso.E' una delle trappole della vita."
In 9 Giorni seguiamo la vicenda sotto lo sguardo della madre Rachel, l'investigatore Jim e sporadicamente attraverso telefonate, email, post di blog o resoconti di sedute psichiatriche. Le pagine scorrono molto veloci e lo stile dell'autore spinge a immergersi sempre di più in questa avvincente storia. Trattandosi di un giallo, si cede inevitabilmente per azzardare un'ipotesi circa il colpevole, ma, quando si è certi di averlo individuato, nel giro di un capitolo o solo di qualche riga Macmillan costringe a rivalutare la propria teoria. Con la sua abile pensa introduce personaggi, lascia intravedere indizi, replica il mondo nella sua superficialità .
"Nessuno ti ha detto che non erano saggi quegli occhi teneri e arditi?
E che le tarme quando bruciano si dibattono disperate?
Io potevo dirtelo, ma tu sei così giovane e parliamo una lingua diversa"
(Two Years Later, W. B. Yates)
Il finale mi è piaciuto molto: il tutto si chiude con un velo di ambiguità e oscurità . Si, forse non è proprio quello che un lettore vorrebbe, ma è un qualcosa di veritiero, di simile alla realtà . Se si subisce un'esperienza simile, non si può che rimanerne segnati.
Rachael e Jim sono certamente i personaggi meglio riusciti, ma specialmente nella prima, ho ritrovato le mie paure, le mie impressioni e insieme a lei ho dovuto affrontare tutti i segreti e le verità rivelate. 9 giorni non sono poi così tanti se ci pensa bene, ma quanto ci può sembrare lungo un solo istante senza la stabilità e la sicurezza che ci danno i nostri amici e i nostri familiari. Un sorriso, una carezza, un abbraccio. Alla fine è solo questo che si chiede all'altro. Niente di più. Quando poi qualcosa nella vita viene a mancare, allora si comprende il reale valore di ciò che si è perduto e lo si rivorrebbe indietro, ci si sente in colpa per tutti gli attimi persi in vane preoccupazioni. "9 Giorni" mi ha insegnato ad apprezzare di più la vita, mi ha aiutato a comprendere che non bisogna perdere tempo in qualcosa che non ha valore, ma spenderlo insieme a chi ci rende realmente felici.
"... e così mi difendo dal buio, e semplicemente, aspetto."
Voto:
Anche a me è piaciuto, il finale fa capire che gli avvenimenti cambiano situazioni e persone e non è possibile tornare a uno stato di cose precendente, non del tutto.
RispondiEliminaAnche io gli ho dato il massimo dei voti. Lo ho amato alla follia!
RispondiEliminaThriller assolutamene da leggere. Complimenti per la recensione :)
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