Nel Frattempo al Cinema #7

Buona Domenica amici!
E anche un'altra settimana è passata... Questa mattina pensavo a come pian piano mi sto abituando all'idea di scrivere periodicamente su un blog e di come io stia entrando in questo fantastico mondo: rubriche, recensioni, layout... Layout! Ultimamente mi sta ossessionando, ma credo che a breve riuscirò a dare al mio blog la forma e i colori che più preferisco. La settimana che oggi si sta concludendo è stata terribile perchè piena di impegni e doveri, ma se c'è una cosa a cui non posso rinunciare, è una serata al cinema (e perciò non salterò certo la mia rubrica della domenica).

I Vichinghi

Titolo originale: Nothmen - A Viking Saga
Regista: Claudio Fah
Genere: Azione, Avventura
Cast: Tom Hopper, Ryan Kwanten, James Norton, Charlie Murphy, Ed Skrein, Leo Gregory, Ken Duken, Anatole Taubman, Nic Rasenti, Johan Hegg, Danny KeoghJoe Vaz, Darrell D'Silvia, Richard Lothian












Trama:
Dopo un naufragio, un gruppo di Vichinghi si ritrova dietro le linee nemiche, sulle coste scozzesi. L'unica possibilità di salvezza è raggiungere un insediamento vichingo, Danelagh, attraversando queste inospitali e, per loro, sconosciute terre. All'inizio del viaggio si imbattono, però, in una giovane ragazza scortata da numerosi cavalieri e così, dopo aver ucciso questi soldati, prendono con sè la fanciulla come ostaggio in modo da poter ottenere tramite un riscatto una somma di denaro sufficiente ad arrivare all'insediamento. Questa si rivela, però, essere la figlia del re il quale, per riaverla indietro, si serve di un gruppo di mercenari.

Il mio pensiero:
Dopo essere stati cacciati dal proprio regno, il nostro gruppo di Vichinghi naufraga e si ritrova in Scozia, lontano dal loro primario obiettivo, la Gran Bretagna. Inghean, la ragazza catturata durante il loro primo incontro si dimostra fin da subito forte e coraggiosa e diventa, in seguito, una risorsa per la banda grazie alla sua capacità di comunicare con la terra.
Il mio personaggio preferito resta, però, il monaco cristiano Conall, colui che prega con la spada e grazie al quale il gruppo diviene da preda, predatore. Questi inizieranno, infatti, a posizionare trappole mortali così da decimare i mercanari che li stanno seguendo con lo scopo di catturare Inghean, a questo punto, viva o morta.
I Vichinghi sono da sempre personaggi adottati nell'ambito cinematografico per trattare il tema dell'alienazione, ossia un personaggio che si avventura in terre sconosciurte e, a lui, estranee. La pellicola si fonda perciò sul tema dell'esplorazione, ma, nonostante questo presupposto, il film non sviluppa un tema di un certo spessore, ma vuole solo far divertire e intrattenere il pubblico. I combattimenti e gli scontri sono, infatti, al centro di tutto e non ci sono grandi aspetti che vengono approfonditi, ma ciò che era interressante in potenza, non diventa atto. I personaggi, allo stesso modo, sono appena "sfornati dalla fabbrica di Hollywood" e si basano su uno schema ben preciso (l'eroe, l'arrogante, la ribelle di nobili orgini, l'amico fidato, il malvagio...). Non ci si preoccupa di rendere i protagonisti più interessanti dal punto di vista psicologico o emotivo perchè sono pur sempre Vichinghi e, perciò, ciò che interessa è la pura azione e gli scontri tra rozzi, burberi e sporchi uomini. Punto a favore del film sono, però, gli scenari suggestivi e mozzafiato , ma che ovviamente non bastano a far salire il film di livello.
Concludendo, credo che il film sia il risultato del rapporto 100 a 0 rispettivamente delle scene d'azione e dei contenuti. Per nulla impegnativo, "I Vichinghi" è un film che esalta gli uomini e i loro conflitti grazie al viaggio avventuroso, a partire dal tema dell'esplorazione e dello sconosciuto.

Voto:
6/10

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