Recensione Heat Wave

Ultimo giorno dell'anno 2014, come pensate di passarlo?
Prima dei festeggiamenti vi propongo l'ultima recensione dell'anno: Heat Wave. Come forse sapete, il libro nasce dalla serie tv "Castel - detective tra le righe" di cui sono un grande fan da circa un mese. Mi sembrava giusto inserire nel 2014 la recensione sul romanzo derivante da una delle mie ultime scoperte. :D Felice anno nuovo!

Titolo: Heat Wave
Autore: Richard Castle
Probabile ghost writer: Tom Straw
Genere: Giallo, Thriller
Data di pubblicazione: 12/03/2010
Pagine: 299
Editore: Fazi Editore
Prezzo: 9,90









Trama:
Nikki Heat è un brillante e bellissima poliziotta della squadra omicidi di New York che si trova ad indagare su una serie di delitti nel mondo della finanza. Come se non fosse già abbastanza difficile, le tocca anche sopportare la collaborazione del giornalista premio Pulitzer Jameson Rook e l’ondata di caldo che travolge la città.



Il mio pensiero:

Nella serie tv “Castle-detective tra le righe”, l'omonimo scrittore di gialli collabora con la detective Kate Beckett del distretto 12 di New York per trovare una nuova ispirazione. Dalla loro collaborazione nasce il romanzo Heat wave, i cui personaggi sono sostanzialmente calchi degli stessi poliziotti con cui l’uomo lavora. Heat Wave è il primo romanzo di Richard Castle con protagonista Nikki Heat, detective dietro cui si cela la sopra citata musa. Questo era, inizialmente, uno pseudobiblion, ovvero un libro mai scritto, citato nella serie in quanto ritenuto reale. Successivamente, per la gioia dei fan, il libro divenne realtà.
Il titolo deriva da un gioco di parole tra il cognome della detective “Heat”, ossia “caldo”, e “wave”, “onda”. Per cui “heat wave” sta per “ondata di calore”, chiaro riferimento alle alte temperature che opprimono New York durante l’indagine narrata.
Non esistendo realmente lo scrittore, viene posta una foto dell’attore Nathan Fillion che recita nei panni di questo nella serie tv e la vera penna a cui appartiene lo scritto si presume sia quella del ghost writer Tom Straw al quale si allude anche nella breve biografia dell’autore alla fine del libro con il premio Nom DePlume Society's Tom Straw Award for Mistery Literature.
La trama, al contrario delle aspettative, si è rivelata non così esaltante e straordinaria, ma, in ogni caso, era abbastanza interessante. Lo stile è lineare e pulito dato che l’autore non si immerge in descrizioni inutili alla narrazioni, ma fini solo alla “decorazione della vicenda”, ossia l’aggiunta di dettagli. Se da un lato si evitano parti artificiose, dall’altro non si approfondiscono aspetti importanti. In particolar modo, avrei preferito che la storia amorosa fra Nikki e Rook fosse analizzata maggiormente perché, secondo me, il risultato ottenuto sono una serie di sentimenti stringati e, per certi aspetti, non coinvolgenti.
Per quanto riguarda i personaggi, la maggior parte sono chiaramente ispirati dai poliziotti della serie tv. L’unica eccezione è proprio Rook, maschera di Castle, che nel libro ricopre solo un ruolo secondario e che non influisce molto sull’indagine. A prova di questo, verso la fine del libro, il giornalista non ha ancora le idee chiare su chi sia il colpevole. Un’altra nota riguarda, invece, la veridicità del carattere della protagonista, Nikki. La donna, infatti, si dimostra determinata, intelligente e metodica, ma, nei momenti in cui sente maggiormente la presenza con Rook, si trasforma e diventa alquanto imbarazzata.
Uno dei fattori più deludenti si è rivelata essere la traduzione: come è possibile che un personaggio in una stessa frase si rivolga ad un altro prima con il “tu” e poi con un “voi”?
Concludendo, vi consiglio caldamente questo giallo tinto di rosa se seguite la serie tv, in quanto fornisce una base per i riferimenti presenti negli episodi e una visione a 360° dell’universo Castle, ma, in caso contrario, devo ammettere che potete trovare sicuramente romanzi polizieschi migliori. Ciò non toglie che si tratta in ogni caso di una lettura abbastanza piacevole e scorrevole che non impiega più di due giorni.

Voto:

Ho riflettuto molto sul voto perché ero indeciso se dare una mezza stella in meno, ma, alla fine, adoro Castle. Il voto proviene quindi da una persona che vuole realmente crederci in questo progetto.




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