Recensione Frankenstein

Ciao a tutti! Torno oggi con un'altra recensione : Frankenstein. Un classico che non poteva mancare visto che ci stiamo avvicinando ad Halloween. Credo che non tutti abbiano avuto l'opportunità di leggerlo perchè, nonstante sia un personaggio molto famoso, non sempre si conosce anche la storia. Per rimediare a questa "lacuna" vorrei subito iniziare a parlarvi di questo magnifico capolavoro!

Titolo: Frankestein ovvero il Prometeo moderno
Autore: Mary Shelley
Genere: Gotico, fantascienza, horror
Data di pubblicazione: 1818
Pagine: 336
Editore: Mondadori
Collana: Oscar nuovi classici
Prezzo: 9,00









Trama:
Nell'estate del 1816 un gruppo di poeti e letterati, guidati dal già celebre Lord Byron, si trovò isolato per il maltempo in una villa sul lago di Ginevra. Spinto dalla noia e suggestionato dalla lettura di una storia di fantasmi, Byron propose a tutti i suoi amici di comporre ciascuno un racconto che fosse il più terrificante possibile. Nacque così Frankenstein, o il moderno Prometeo, scritto dalla diciannovenne Mary Wollstonecraft Godwin, che poco più tardi avrebbe sposato Percy Bysshe Shelley. Colpita dall'ipotesi, ventilata dalla scienza di quegli anni, che grazie al galvanismo si potesse ridare la vita ai cadaveri, la giovane creò la storia dello scienziato Victor Frankenstein, che riesce ad animare una mostruosa creatura ma paga il risultato scientifico con la perdita di tutti gli affetti. Una storia angosciante, una favola potente e terribile che fin dal suo primo apparire, nel 1818, si è imposta nella cultura occidentale con la sua forza di mito antico e contemporaneo.

Avviso spoiler

Il mio pensiero:
Frankenstein è un libro che ha avuto un successo immenso, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto cinematografico, ma è sorprendente come le più belle storie di cui il mondo sia venuto a conoscenza siano proprio quelle che nascono nei sogni (o negli incubi, come in questo caso), unico luogo dove la nostra mente è realmente "libera". 
Il tutto nasce nell'estate del 1816 quando i due coniugi Shelly sono convinti dalla sorellastra di May, Claire Clairmont, diventata l'amante di Lord Byron, a recarsi a Ginevra insieme a lei. I tre partono e si ritrovano spesso nel salotto della villa Diodati dove stringono amicizia con Byron e il suo segretario nonchè medico personale Polidori. Mentre le lunghe serate sono sconvolte da violenti temporali causati dalle polveri penetrate nell'atmosfera provenienti dall'eruzione del vulcano Tamboro in India, questa comitiva alquanto singolare (Claire non era sempre presente) conversa, discute e legge ad alta voce qualche volume trovato nella biblioteca della casa. Le letture spesso ricadevano su storie di fantasmi e così a Byron venne l'idea di creare loro delle vicende che trattassero di fantasmi, mostri e terrore. La proposta viene accettata dai quattro, ma a Mary non venne subito l'ispirazione. Mentre pensava su cosa poter scrivere, ascoltava il gruppo di uomini parlare di Darwin, del galvinismo, dei principi della vita e questo mette in moto la sua mente. Durante una notte poi, viene assalita da un incubo in cui vede un giovane scienziato che cerca di assemblare questa spaventosa creatura e, al suo risveglio, decide di voler ricreare quella paura che lei stessa aveva provato. Il romanzo inizia a prendere forma e, su incoraggiamento del marito, l'autrice continua a scriverlo in Inghilterra.
Per delineare la figura di Frankenstein, Mary si serve, oltre alle varie informazioni sul galvinismo e su Erasmus Darwin, del mito di Prometeo dichiarandolo senza mezzi termini fin nel sottotitolo. Con "il Prometeo moderno" l'autrice allude all'aspirazione degli scienziati di arrivare oltre qualsiasi limite unificando due diverse versione del mito di Prometeo. Da un lato vi è un paragone con l'eroe che ruba il fuoco dall'Olimpo per darlo agli uomini e cambiare il corso della storia come cerca di fare Victor, lo scienziato del racconto. E' possibile riconoscere, però, anche un collegamento con la rielaborazione di Ovidio del mito dove Prometeo crea gli esseri umani a partire dalla creta. La donna non i limita a questo mito, ma trova anche ispirazione del "Paradiso Perduto" di Milton: come Adamo chiede spiegazioni al suo Creatore, allo stesso modo, quando la creatura viene abbandonata al suo destino, si pone diversi interrogativi che vorrebbe porre allo scienziato. Questo essere viene, infatti, lasciato solo da un Victor terrorizzato dalle conseguenze delle sue ambizioni nella speranza che questo muoia. Sconcertato dalla solitudine in cui si trova il "mostro" ribadisce come per lui questa condizione sia un ostacolo sia nel voler far del bene che del male poichè non ha il supporto neanche del suo creatore. "Satana aveva i suoi compagni che lo ammirassero e incoraggiassero; ma io sono solo". Il rifiuto del giovane dipende, però, in modo particolare dal diappunto estetico. L'essere verrà quindi chiamato con appellativi quali "orrido", "mostro" o "spaventoso" basandosi solamente sul fattore estetico e per questo verrà punito ed emarginato. Non a caso alla creatura non verrà dato neache un nome, ma a questo rimedierà il pubblico, chiamandolo con il nome del suo creatore, "Frankenstein". Nonostante si sforzi per provare la propria umanità e sentimenti come gioia e amore, non riesce a sentire alitro che odio e quando avrà la possibilità di mostrarsi superiore alla razza umana, fallirà e le sue azioni verranno fraintese. Frankenstein darà il tormento al suo creatore finchè questo non si spegnerà e con lui ciò che aveva creato. In quel fatidico momento in cui l'essere prese vita, Victor stava compiendo un passo verso Hyde.
Capisaldi del libro sono, a mio parere, il testo molto scorrevole e l'adozione della forma epistolare che contribuisce a creare suspence. La storia intrigante porta poi il lettore a porsi, durante la lettura, infiniti interrogativi che aumentano in questo la voglia di scoprire di più. Chi morirà? Si salverà? Riuscirà a cambiare?

Voto:


Questa era una recensione mi ha portato via diverso tempo perchè ho cercato di delineare con cura il personaggio di Frankenstein affinchè ogni lettore riesca bene a inquadrarlo non solo per quanto riguarda la fama di questo, ma riesca a scavare un po' più nel profondo. Spero abbiate apprezzato. :)

1 commento:

  1. Hai delineato il protagonista davvero bene *--* devo dire che tutto il tempo che ci hai impiegato è stato speso proprio bene ^^

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