Buongiorno! Quest'oggi vi propongo il primo "vero" post di questa rubrica. Non vedevo l'ora di parlarvene. A. M....
Buongiorno lettori! Finalmente La Quintessenza dei Libri sembra essere uscita dal suo periodo buio: c'è veramente una luce...
Eccomi, cari lettori. Come noterete dalla vostra ultima visita, la grafica è cambiata. Ho rivoluzionato la pagina di...
Tutto è iniziato quando un anno fa lessi un commento su questo blog. Altri quattro episodi.
Non ci potevo credere. Da allora è iniziata la ricerca su Google che, in questi casi, è il mio miglior amico. Post su Facebook, tweet, foto pubblicate sulla pagina instagram, interviste, forum, teorie, spoiler, ipotesi, speculazioni. Improvvisamente c'era un giusto finale per una serie che mi aveva (per diversi motivi) catturato fin da bambino e che mi ha accompagnato nella mia adolescenza. È stato un ciclo continuo, stagione dopo stagione. Io e mia zia lo abbiamo guardato e riguardato, senza mai stancarci. L'atmosfera speciale di Stars Hollow, i suoi abitanti così particolari, il cibo spazzatura, i riferimenti pop (che ancora oggi non colgo del tutto), i libri, il cinema, i litigi genitori-figli, i momenti drammatici e quelli esilaranti. Tutto questo mi ha sempre messo di buon umore, non c'è stato un momento della mia vita in cui un episodio non mi abbia risollevato il morale. Ed è strano scrivere tutto questo perché è strano (o almeno lo è per me) affezionarsi tanto a una serie, a dei personaggi fittizi. Ma in fondo, se mi capita spesso con i libri, perché non dovrebbe succedere anche con questa serie tv? Sarà che forse i libri hanno una purezza intrinseca nelle loro pagine che rende tutto più mistico (vedi Lorelai in Summer e Fall). In quest'epoca allora di così tante serie e di così tanto Netflix, sono abituato ad appassionarmi a personaggi ed episodi, ma non li sento mai realmente vicini. Ciò che mi trasmette questo telefilm non è invece solo un momento di evasione, ma una calda coperta e una tazza di caffè bollente. Un tepore in cui amo perdermi.
In questo momento non mi sento in me, mi osservo dall'esterno e credo di essere una di quelle persone invasate che non vive per altro se non per carpire ogni dettaglio del suo unico motivo di vita. Forse (probabilmente) ciò che sto scrivendo è tremendamente stupido, ma lasciatemelo dire perché in fondo è la verità : sono profondamente legato a questi personaggi e anche se sto fantasticando e vedo di più di quello che c'è da vederci, preferisco continuare a sognare e rimanere positivo, ottimista e felice.
Da quell'annuncio l'attesa. Mesi, ogni tanto una sbirciatina sulle pagine ufficiali, poi gli impegni, l'università , ti passa di mente, ogni tanto ci ripensi, sorridi e aspetti. Poi arriva. 25 Novembre.
E allora segui un consiglio: goditele! Non guardarle tutte di fila.
E così Winter, li vedi, si muovono e parlano alla velocità della luce nello schermo davanti a te.
Come tutte le cose belle però, finisce. Troppo presto. Resisti alla tentazione, è già tardi.
Arriva il giorno dopo e la sera, quando tutti i doveri del giorno si dissolvono, ti concedi un momento per te stesso. Allora Spring, Summer e infine il migliore, Fall.
Io ho amato questi quattro episodi e già da domani ricomincerò a guardarli. C'è da dire però che sicuramente non saranno un capolavoro, e sì, ci sono serie migliori, e sì, si poteva far di più, e sì, continuate a preferire Breaking Bad o Games of Thrones, ma non vi chiedo di compararli. Perché al posto di iniziare a denigrarli brutalmente non ce li si gode per quello che sono?
Un degno finale a una serie magnifica.
Prima di parlarvi della mia teoria riguardo al finale, vi avverto. Fino a questo punto non ci sono stati spoiler, solo il mio amore incondizionato per questa serie. Ora invece siete di fronte a un bivio: proseguire o meno nella lettura di questo post. Se non conoscete la serie, cosa state aspettando, andate a riprenderla immediatamente; se poi non avete ancora visto gli ultimi quattro episodi, allora siete pazzi, non perdete altro tempo. Se siete qua perché sconvolti dal finale allora sì, continuate tranquillamente a leggere. Lascio una pausa prima di continuare, perché mi fido della vostra buona intenzione di non spoilerarvi il finale, ma non mi fido dei vostri occhi, che spesso si posano involontariamente su cose che non avrebbero dovuto vedere, rubandovi il piacere della visione.
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Prima di tutto, sono felice del matrimonio di Lorelai e Luke, non mi aspettavo niente di meno. Ma tutti in fondo sappiamo perché siete arrivati fino a qui. Chi è il padre del bambino di Rory?
Sono abbastanza certo di una cosa: non lo scopriremo mai con certezza, non verrà mai detto. È come la trottola di Inception che continua a girare. È un finale appositamente aperto, così da creare suspense e invogliare le persone a commentare, confrontarsi.
Quello in cui credo è il cerchio della vita, come detto da Lorelai. Ci sono sempre stati parallelismi tra madre e figlia. Credo quindi che anche questa volta, e soprattutto in questa occasione, la situazione non sia diversa. Lasciamo perdere interventi esterni meno probabili (il fidanzato dimenticato da tutti e il Wookiee, così come la fecondazione artificiale). Dean, ovviamente, è escluso dalla lista. Jess, a malincuore, può essere depennato visto che non sembrano essersi neanche sfiorati. La scelta finale ricade così su Logan, un giovane e ricco e biondo Christopher. Scontato, può darsi, ma è la scelta più ovvia, visto che ci sono state diverse occasioni. Se mi immagino un finale post-finale, vedo una storia tra Rory e Jess, simile a quella tra Luke e Lorelai. (Nel corso delle stagioni anche i parallelismi tra zio e nipote non sono mancati). Il figlio sarà anche di un altro, ma lo sguardo di Jess carico di amore, emozione e pathos con cui osserva Rory dalla finestra dice molto. Non l'ha dimenticata. E non è un caso che proprio lui le sia stato così vicino in un momento critico della sua vita, aiutandola con l'idea del libro. Vogliamo poi parlare dell'incontro con il padre? Oltre a dare l'occasione a un altro attore importante della serie originale di apparire, è rilevante rispetto alla domanda su come sia stato per il padre lasciar crescere a Lorelai una figlia da sola e se sia stata la scelta giusta. Scelta che probabilmente dovrà prendere anche Rory. Così come la madre, anche Rory si è lasciato incantare dal ricco scapestrato, ma la persona speciale, quella che da qualche parte c'è per tutti secondo la madre, è Jess. Ne sono convinto.
Questa è, secondo me, la teoria più probabile. Ma non verrà mai confermata del tutto, ne sono abbastanza certo. C'è già che ipotizza uno spin-off con Rory e Jess, ma credo sia alquanto infattibile. Gli attori sono andati avanti con le loro vite nel frattempo, e servirebbe la disponibilità di molti del gruppo del cast principale. Comunque, cosa più importante, non è quello che la Palladino aveva immaginato per la sua serie. Le ultime quattro parole "Mom, I'm pregnant" volevano volutamente lasciare non detto tutto questo. Malinconico, forse, ma corretto, sì. La vita non va sempre come si spera, non è tutto perfetto, ti arriva in faccia qualche "gancio" (cit.). Non si può in questi casi sperare che alla fine si riunisca la famigliola felice e che tutto vada a gonfie vele. Ci sono problemi e questioni irrisolte, ma come abbiamo visto per il caso di Lorelai, alla fine combattendo, si ottiene ciò che si vuole.
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Buonasera lettori,
da quanto tempo, eh? Spero vi faccia piacere sentirmi di nuovo.
Più di un mese fa, vi ho completamente abbandonato. Se non siete nuovi lettori (siete comunque aumentati un po' nelle ultime settimane, grazie a tutti!), saprete che quest'anno sono in quinta liceo. Eh già , è il mio ultimo anno. Ma mi sta prosciugando. Troppe cose da fare contemporaneamente. E così ne risentono le letture e il blog. Come anticipato dal titolo, non è un vero e proprio ritorno. Per quello dovrò aspettare l'estate. Vorrei anche dirvi che in ogni caso continuerò a seguire gli altri blog, ma mentirei: sono totalmente preso dalle ultime valutazioni e ho abbandonato anche la blogsfera.
Forse questa lontananza non è così malvagia nonostante tutto. Mi aiuterà a capire ciò che voglio trattenere e cosa lasciare andare. Mi piace che La Quintessenza dei Libri si evolva e cresca con me. E poi, come scrisse Dostoevskij, "È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama."
Ciò che mi manca di più è l'aver escluso altri lettori onnivori come me dalle mie letture, dai miei viaggi. Non ho più avuto modo di parlarvene, ma in queste ultime settimane sono stato dappertutto. Ho visitato la Grecia e le Meteore della Tessaglia, mentre leggevo in quei giorni Amore e Psiche. Ho rincontrato una mia vecchia conoscenza, con cui ho amato dialogare, anche se per poco. Sto parlando di Jane Austen e del suo unico romanzo epistolare, Lady Susan, e dei due romanzi incompleti I Watson e Sanditon. Vi confesso con quale amarezza li ho dovuti lasciar andare, quasi mi fossero strappati via. In un certo senso è così, la morte dell'autrice non le ha permesso di concluderli. Ma la meraviglia di queste letture e la forza espressiva di quest'autrice diviene così ancora più forte: in pochi capitoli, mi ha entusiasmato a tal punto da farmi passare ore a interrogarmi sui possibili sviluppi della trama, totalmente sconosciuta, se non per qualche laconico indizio lasciatoci dal nipote della cara Zia Jane. Sono stato in molti altri posti: a tagliarmi i capelli con Storia di capelli, ho ripercorso sentieri irlandesi già amati con Gente di Dublino e mi sono spinto anche su Marte con Red Rising, un appassionante romanzo dispotico di Pierce Brown. Tanti sono ancora gli itinerari non ancora percorsi, sempre meno il tempo a mia disposizione. Assaporo già quel momento in cui sarò libero di immergermi nelle prossime letture.
Nei prossimi giorni, potreste trovare però qualche sorpresa qui sul blog. Ho in programma una tappa irrinunciabile: il Salone del Libro a Torino, un giorno di "ferie" posso anche prendermelo. Credo di meritarmelo. :'D Pochi giorni dopo, tornerò con il Blogtour di Glass Sword, libro di cui non vedo l'ora di parlarvi. Magari qualche visita sporadica potrei anche farla. Perciò, Stay tuned!
Prima di lasciarvi, però, ho il piacere di condividere con voi una nuova scoperta: Tumblr!
Dopo alcuni suggerimenti, ho deciso di provare ad usarlo e devo dire che non è niente male. Non lo userei mai per scrivere un blog, ma è molto multimediale, permette la diffusione rapida e istantanea di molti contenuti di diverso genere, con una grafica semplice e lineare. Ho quindi creato un profilo, che potete seguire, se vi fa piacere. Non è però legato a La Quintessenza dei Libri, semplicemente un angolo in cui condividere pensieri, citazioni, immagini. Mettiamola così: un Francesco esclusivamente lettore e non blogger.
About Me
Francesco
Book Blogger
Amante dei buoni libri, soprattutto quelli d'annata. Sopravvissuto al 2012. Ho viaggiato in treno con Anna Karenina, rovesciato governi totalitari, scolpito nel marmo con Michelangelo, accudito creature fantastiche con Newt, ho ballato con le ragazze Bennet e commesso cose assurde con Dorian. Ho anche salvato il mondo un paio di volte. Ho vissuto mille esperienze e ora sono qui per raccontarvele. Leggi di più
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