Recensione Oro Rosso

Eccomi qui cari amici,
finalmente con la fine della scuola (con oggi ho chiuso XD), riesco a ritrovare il tempo necessario per scrivere sul blog. Come prima cosa, vi propongo una recensione che avevo promesso tempo fa e che purtroppo non sono riuscito a pubblicare prima. Credo sia dovuto un ringraziamento all'Atmosphere Libri che, inviandomi questo libro, mi ha dato l'opportunità di scoprire una nuova serie di gialli che mi ha appassionato.


Titolo: Oro Rosso - Vivere e morire per il sushi
Autore: Tom Hillenbrand
Genere: Thriller Culinario
Data di pubblicazione: Marzo 2014
Pagine: 288
Editore: Atmosphere Libri
Collana: Biblioteca del Giallo
Prezzo: 16,00










Trama:
Dal momento che lo chef lussemburghese Xavier Kieffer è apprezzato dal più celebre critico gastronomico di Francia, è sempre invitato agli eventi più esclusivi. Ma la cena lussuosa al museo d'Orsay, organizzata dal sindaco di Parigi, termina dopo l'antipasto: Ryuunosuke Mifune, il più famoso cuoco di sushi in Europa, improvvisamente muore. La diagnosi è avvelenamento da pesce. Ma Kieffer è scettico e scopre rapidamente le contraddizioni del caso. Si tuffa nel mondo della cucina giapponese rendendosi conto che ci sono pesci più costosi dell'oro - e più preziosi di una vita umana.

Il mio pensiero:
Come vi ho già detto, non conoscevo la serie e questo credo sia un vero peccato perché mi sarebbe piaciuto approfondire un po' di più la storia amorosa tra il protagonista Kieffer e la sua fidanzata, Valérie, mentre nel romanzo sono già "imbarcati" nella loro relazione. Ad ogni modo, questo non mi ha creato delle grandi lacune nella lettura del libro, in quanto il primo romanzo viene sporadicamente citato, senza sottottindere grandi passaggi. 
La storia si apre con una cena esclusiva organizzata dal sindaco di parigi al Museo d'Orsay per celebrare uno dei migliori cuochi di sushi in Europa, Ryuunosuke Mifune. Sfortunatamente questa serata si conclude ben presto a causa della morte dell'ospite d'onore. Kieffer inizia quindi per conto del sindaco un indagine per scavare più a fondo e così illuminare questa alquanto oscura vicenda. Il suo nuovo caso porterà a Kieffer a viaggiare tra Parigi, il Lussemburgo e addirittura la Sicilia. Punto forte di questo libro sono appunto le descrizioni paesaggistiche: il percorso dei personaggi tra le vie parigine è ben dettagliato e il lettore non ha problemi ha immedesimarsi nella vicenda, sentendosi al fianco di Kieffer durante le sue passeggiate. Oltre a questi bellissimi squarci, il lettore ha allo stesso tempo la possibilità di scoprire molti dettagli specifici circa il mondo della cucina e, in particolare, quello del sushi. 
Tra le pagine di questo libro emergono così dettagli della cultura giapponese difficilmente noti a molti. Per esempio, attraverso la cucina, vengono messe a confronto due grandi visioni della cucina e del mondo, quella occidentale e quella orientale.
Altra caratteristica che è importante sottolineare è l'ampia presenza di colpi di scena che rendono la lettura avvincente, sebbene io abbia trovato l'intreccio narrattivo abbastanza semplice e lineare. Sinceramente avrei preferito che si allargasse lo gamma dei personaggi e approfondisse il profilo degli ultimi, rendendo così la trama molto più intrigante e i sospetti sul possibile assassino molto più vaghi.
Non si può poi non notare l'evidente messaggio che traspare dalla lettura e che si colloca al di là della storia: una chiara denuncia dell'ingordigia umana. Ammetto che non conoscevo molti dettagli relativi alla pesca del tonno pinna azzurra o al commercio di altri pesci, ma la lettura di questo libro mi ha aperto gli occhi su un problema da molti trascurato. In seguito mi sono informato e i dati non mentono: la situazione non è delle più rosee. Io credo che questa sia un'altra testimonianza di come l'uomo sia egoista ed egocentrico. Non è possibile parlare di sviluppo e progresso quando si commettono ancora queste atrocità. Gli squali si fermano e non attaccano una volta che sono sazi, ma gli uomini?

"[..] il preambolo del piacere supremo che la gastronomia francese potesse offrire. O, a seconda dei punti di vista, della barbarie più odiosa commessa dall'uomo in nome della buona cucina."

Voto:

 

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